In un viaggio in Giappone che si rispetti, cinque è il numero di giorni ideale da dedicare per una visita a Tokyo. Almeno per riuscire ad ammirarne i principali luoghi di interesse. La capitale del Sol Levante è una città veramente immensa. È ben servita da una fitta rete di trasporti, certo, ma non è mai facile capire come muoversi, quali quartieri vedere, in che ordine e in che momento della giornata. Per tale motivo abbiamo pensato a questo pratico itinerario.
Primo Giorno
Passeggiando tra i quartieri del centroSecondo Giorno
Tra ciliegi, musei, tradizione, divertimento e luci rosseTerzo Giorno
A Tokyo est, dal basso all’altoQuarto Giorno
Shopping e follia da Toyosu e ShibuyaQuinto Giorno
“Arigatou” Tokyo
Cinque giorni a Tokyo tra i quartieri simbolo, i luoghi culto, i grandi edifici e i templi immortali. Prepariamo le valigie.. si parte!
5 giorni a Tokyo: i consigli di viaggio
Per non mancare neanche una tappa dell’itinerario, appuntiamoci giusto un paio di utili tips. A Tokyo non c’è zona, quartiere o distretto che non sia servito da una linea della metro o della Japan Rail. Per questo dotiamoci del giusto pass per accedere ai trasporti in maniera pratica.
Per la metro ci sono le tessere ricaricabili Suica e Pasmo: discreto risparmio e nessuna scocciatura di dover fare ogni volta i biglietti in stazione.
Per i treni della Yamonote Line e delle altre 29 linee ferroviarie di superfice targate Japan Rail, c’è invece il JR Pass, utilissimo, e non solo a Tokyo.Importante anche la scelta della sistemazione. In un precedente articolo abbiamo illustrato quali sono i quartieri di Tokyo più consigliati per la notte. Che poi si tratti di hotel all’occidentale o di un alloggio più tradizionale, poco importa… l’importante è scegliere il posto giusto.
Primo giorno - Passeggiando tra i quartieri del centro
Mattina tra Ginza, kabuki e Tsukiji - Pranzo nel regno del monjayaki
Il primo dei cinque giorni a Tokyo prevede un bel giro, ma anche molto intenso, tra i quartieri centrali della capitale. Si scende a Tokyo Station, la stazione centrale inconfondibile per i mattoni rossi e servita praticamente da tutte le linee principali della città.
Da qui ci si dirige verso Ginza, tra le architetture audaci, le boutique e i negozi d’alta moda.
Superata la raffinata Ginza-dori, si incontra il teatro Kabukiza, casa del celebre kabuki, l’arte figurativa giapponese che è divenuta patrimonio dell’UNESCO.
I più curiosi potrebbero fermarsi qui per un tour interattivo nel museo del teatro, oppure per seguire qualche atto: uno spettacolo intero dura la bellezza delle 5 ore, un atto anche solo 20 minuti.
Da Ginza si prosegue verso Tsukiji dove tutto diventa più stretto e tradizionale. C’è il bellissimo Tsukiji Hongwankji, tempio buddista interamente in pietra che colpisce per la combinazione di stili architettonici, nonché la vecchia sede del mercato ittico, oggi a Toyosu.
Consigliamo di fare uno spuntino qui, in uno dei tanti street food nei dintorni dell’ex mercato, oppure nella vicina isola Tsukishima, dove è di casa il monjayaki: una frittata, un pancake? Chi lo sa, l’importante è che sia squisita!
Dalla Tokyo Tower al Palazzo Imperiale - La sera tra Nihonbashi, Akiahbara e Kanda
Spostiamoci verso est dove si respira aria di mare. Ci affacciamo sulla Baia di Tokyo. È possibile, perché no, concedersi una crociera di qualche ora sulle acque della baia per ammirare il Rainbow Bridge e i dintorni, da una prospettiva tutt’altra che scontata.
Passeggiata di piacere tra i Giardini Hamrikyu e lo Shiba Park ed eccoci all’ombra della Tokyo Tower. Familiare? A prima vista si direbbe una replica della Tour Eiffel, non fosse per l’intelaiatura colorata in rosso e bianco.
Dalla torre ci sposta in zona Marunouchi, sono 5 minuti di metro con la Mita Line da Onarimon Station a Otemachi.
Tra i palazzoni dei grandi gruppi bancari della zona si nasconda una perla: il Palazzo Imperiale, circondato dagli splendidi Giardini Orientali e il fossato interamente navigabile.
Un’ora di svago e relax è più che d’obbligo, quindi ripartiamo ancora più carichi per l’ultima parte del tour. Verso ovest transitiamo sul ponte antico di Nihonbashi, vivace quartiere commerciale che ospita diversi musei, molti edifici moderni ma anche i negozi più tradizionali, specializzati nella vendita di kimono e altri articoli tipici giapponesi.
Il sole va tramontando e ad Akiahbara, poco più a nord, si accendono le abbaglianti insegne al neon dei negozi di elettronica e dei maid café. Akiahabara è un quartiere veramente stravagante, emblema delle bizzarrie di Tokyo.
Da visitare soprattutto se si è amanti della cultura otaku, quella dei manga e dei cosplay per intenderci. Prima di cena si può far tappa ai vicini Kanda Myojin e Yushima Seido (il mausoleo con la Statua di Confucio). Questi santuari sono molto visitati dai locali, soprattutto dagli studenti e dagli imprenditori più scaramantici. Alle spalle dei due edifici religiosi si estende la zona universitaria di Kanda e Jimbocho. Fermiamoci qui per la cena: ottimi soba restaurants, specialità al curry, caffè letterari e jazz club.
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Secondo giorno - Tra ciliegi, musei, tradizione, divertimento e luci rosse
Hanami ad Ueno Park e città vecchia
Per il secondo giorno si fa tappa a nord, in quel di Ueno. Ad attenderci c’è uno splendido parco, lo Ueno Park per l’appunto, ancora più splendido nella stagione dell’hanami, tra marzo e aprile quando i ciliegi in fiore colorano di rosa l’atmosfera. Il parco è anche casa di numerosi musei.
Per passare la mattinata scegliamo il Museo Nazionale, ideale per scoprire la storie e le arti di Tokyo. Tanti i pezzi da collezione in bella mostra, tantissime le gallerie. Per una visita che non sfori le due ore consigliamo questo itinerario: padiglione Honkan con le sale dedicate ai dipinti zen, alla cerimonia del tè e alle arti teatrali, più Galleria dei Tesori Horyuji.
Usciti dal museo, dirigiamoci verso la città vecchia, la Shitamachi, e inoltriamoci per un po’ nel dedalo di vicoli e stradine che caratterizza questa parte (alquanto inaspettata) di Tokyo.
Qui possiamo pranzare in un tipico izakaya pub e fare man bassa di souvenir a Yanaka-Ginza.
I più volenterosi potrebbero sporgersi verso l’estremo ovest della città vecchia, dove si nasconde il bellissimo santuario di Nezu con i suoi torii in rosso vermiglio a conferire maggiore armonia.
Divertimento al Sunshine City - Serata a Shinjiku
Per il pomeriggio si cambia registro. Sempre più a nord: una ventina di minuti di treno sulla Yamonote Line da Nippori Station (proprio dietro la città vecchia) ed eccoci a Ikebukuro, zona tra le più moderne e affollate di Tokyo, famosa per il Sunshine City.
Difficile descrivere il Sunshine City. Un centro commerciale? Un parco tematico? Un acquario? Un museo? Un planetario? Una torre panoramica? Praticamente tutte queste cose assieme. Scegliamo le attività più adatte ai nostri gusti e godiamoci l’intrattenimento. Il Sunshine City chiude alle 22, quindi niente fretta.
Prepariamoci per una serata ancora più movimentata, in quel di Shinjuku, il quartiere che non dorme mai. Shinjuku è a soli 20 minuti di Yamonote Line da Ikebukuro. A poche centinaia di metri dalla stazione, il torii stilizzato di Kabukicho dà il benvenuto al famoso distretto a luci rosse.
Non fatevi intimidire dal nome. Il distretto a luci rosse di Kabukicho è una zona più folkloristica che altro, in cui poter passeggiare tranquillamente e restare abbagliati tra locali un po’ strambi e insegne luminose. Nell’area anche diversi locali e ristoranti in cui poter cenare e concedersi qualche drink. Che dire di una bella tazza di sakè? Luoghi sia moderni che tradizionali come quelli di Golden Gai, un vicolo incantato nascosto tra i grattacieli di Shinjuku.
Terzo giorno - A Tokyo est, dal basso all’alto
Il mattino ha il sumo in bocca
Fatto tardi la sera? Nessun problema. Il terzo giorno a Tokyo può iniziare nel tranquillo quartiere di Ryogoku (Chuo-Subo Line), dove sorge la Kokugikan Arena, tempio laico del sumo. Prendiamoci tutto il tempo che serve per raggiungere la zona, a est del fiume Sumida, e tuffiamoci quindi allo scoperta della vera lotta giapponese.
Una visita all’arena e al vicino Museo del Sumo è più che d’obbligo, dopodiché aggiriamoci un po’ tra le vie del quartiere con la speranza di incontrare qualche lottatore (facilmente riconoscibile!).
Il mattino è probamente il momento ideale per passeggiare tra le strade di Ryogoku, anche perché alcune palestre della zona aprono le porte ai visitatori che vogliono assistere agli allenamenti. Per concludere la mattinata due interessanti opzioni: visita all’Edo-Tokyo Museum, vicinissimo alla stazione di Ryogoku, oppure giro in waterbus sul Sumida.
Asakusa: dal tempio Sensoji alle vertigini del Tokyo SkyTree
Qualunque sia la scelta, cerchiamo di non allontanarci troppo dalle sponde del fiume e raggiungiamo il quartiere di Asakusa, attraversando il bellissimo ponte Azuma-bashi. Ad attenderci, un centinaio di metri al di là del ponte, c’è l’imponente Porta del Tuono che apre la passarella verso il Tempio buddhista di Sensoji, icona spirituale di Tokyo.
La visita al tempio è gratuita, perciò non facciamoci sfuggire la grande occasione. Prima di addentrarci dentro le meraviglie di Sensoji, però, meglio sgranocchiare qualcosa.
Tante le opzioni nei dintorni del tempio: specialità sushi, tempura, oden e monjayaki.
Asakusa non è solo spiritualità. È un quartiere affascinante che trasuda storia da ogni angolo.
Prima di lasciarlo, perciò, godiamoci le viuzze che circondano il tempio, tra le botteghe degli artigiani, le saracinesche dei negozi variopinte e teatri tradizionali, come il famoso Asakusa Engei Hall.
Prima che faccia sera, attraversiamo di nuovo l’Azuma-bashi e proseguiamo verso est, direzione Tokyo Solamachi, dove svetta la seconda costruzione più alta del mondo, il Tokyo SkyTree. Dal tempio sono circa 20 minuti di cammino, per i più pigri l’opzione metro (una fermata da Akasuka a Tokyo SkyTree Sation con la linea Tobu).
Il cosiddetto “albero del cielo” ospita il punto di osservatorio più suggestivo della città: una terrazza panoramica a 360 gradi, posta a 450 metri di altezza, dalle cui vetrate è possibile vedere anche i contorni del Monte Fuji, 130 chilometri distante!
Per salire sul Tokyo SkyTree consigliamo di prenotare online con opzione salta la coda. L’ultimo ingresso è alle 21, ma meglio evitare brutte sorprese. Scattate le doverose foto, si torna alla base per cenare nei dintorni.
Si può restare nel complesso commerciale di Solamachi, proprio sotto la torre, oppure girare il quartiere circostante. Ci sono strade popolari che conservano tutt’ora il fascino del passato e nascondono ristorantini tipici niente male. Per chi fosse arrivato in zona SkyTree prima del tramonto, anche un curioso Museo del Tabacco e un Museo dei Trasporti.
Quarto giorno - Shopping e follia da Toyosu e Shibuya
Colazione al mercato ittico - Mattinata ad Odaiba
Il penultimo dei cinque giorni a Tokyo è pensato per soddisfare un po’ tutti quegli sfizi che non siamo riusciti a toglierci nelle prime tre giornate.
Si inizia presto, anzi prestissimo, possibilmente all’alba, in quel di Toyosu (stazione Shijo-mae, lungo la Yurikamone Line) per assistere alla celebre asta dei tonni del mercato ittico.
A Toyosu c’è il mercato del pesce più grande al mondo, proprio quello che una volta era in zona Tsukiji, visitata il primo giorno. Benché trasferito in una sede più moderna e, se vogliamo, più impersonale, il mercato ha conservato tutto il suo fascino, le sue attività e i suoi record: bancali su bancali, specie ittiche su specie ittiche, street food su street food, ma anche frutta, verdura, spezie, coltelli e chi più ne ha più ne metta.
Colazione a base di sushi, qualche altro acquisto e quindi ci sposta più a sud, sempre lungo la Yurikamone Line, sull’isola artificiale di Odaiba. Qui tantissime attività in cui cimentarsi, un po’ strampalate, un po’ futuristiche. Potreste concedervi due ore di relax nelle sorgenti termali di Oedo Onsen Monogatari, un parco a tema ispirato alla città di Edo (la Tokyo antica) oppure darvi allo shopping di DiverCity, dopo un selfie sotto la Statua gigante del Gundam! Chi preferisse un’esperienza più immersiva, a Odaiba c’è anche il Museo Nazionale della Scienza e dell’Innovazione, tra robot, ingegneria spaziale e tanta interattività.
Shibuya, Omotesando e Roppongi (con pausa Meji Jingu)
Doverosa pausa pranzo e ci si dirige a ovest, nei quartieri più dinamici e alternativi di Tokyo. Tappa a Shibuya per un pomeriggio ancora di shopping, tra le mode giovanili e le ultime tendenze.
Itinerario tipo: statua di Hachiko, proprio di fronte la stazione, Scrumble Crossing e via in avanscoperta tra le colorate strade del quartiere (alcuni indirizzi: Shibuya109, Dogenzake, Tokyu Hands, Don Quijote). Poco più a nord c’è la folkloristica stazione di Harajuku con la celebre Takeshita Doori, una via bizzarra piena di negozi e sub-culture di ogni tipo.
Percorriamola e quindi inoltriamoci verso il santuario Meji Jingu, immerso in 70 ettari di bosco, per un po’ di meritata pace e tranquillità. Roba rara in quelle zone. Ultime tappe di una giornata difficile da dimenticare: le strade all’europea di Omotesando e Aoyama e quindi il National Art Center, fiore all’occhiello del triangolo dell’arte di Roppongi. Nei pressi c’è anche il 21-21 Design, una chicca per gli appassionati di architettura e design.
Per la sera niente salti mortali visto la grande levataccia all’alba. Si può rimanere a Roppongi, cenando nel complesso di Roppongi Hills, oppure tornare a Shibuya e fermarsi in uno dei tanti locali alternativi della zona.
Quinto giorno - “Arigatou” Tokyo
Ed eccoci all’ultimo atto di questa intensissima cinque giorni nella capitale giapponese. Cosa fare il quinto giorno a Tokyo? L’ultimo capitolo lo lasciamo scrivere a voi. Nessun percorso o itinerario definito, solo qualche consiglio, per incastrare tutto il bello che ancora non si è ammirato.
Si potrebbe tornare in centro e fare un salto al Tokyo Dome, casa del baseball ma anche sede di un parco di divertimenti con intrattenimenti di ogni tipo.
Poco lontano dal Palazzo Imperiale c’è anche il quartiere Kagurazaka, zona di geishe, templi e ristoranti francesi. Con una buona organizzazione si potrebbe incastrare anche nell’itinerario del primo giorno, disegnato nel cuore della città.
Uscendo un po’ dal tracciato cittadino ci si potrebbe avventurare dalle parti di Sugamo. Qui, i grandi palazzoni e le grandi folle dei luoghi visitati i primi quattro giorni sembrano un lontano ricordo.
Siamo a nord, ma non troppo: la stazione di Sugamo è comunque servita dalla Yamanote Line.
Tante le cartoline da riportarsi da Sugamo: lo splendido parco Rikugien, forse il parco più bello di Tokyo dopo quello di Ueno, la caratteristica Jizo-dori, con le mutande rosse sventolanti sotto le mutande e l’ultimo linea del tram, che in una città “superveloce” come Tokyo suona come un pezzo d’antiquariato!
Per rifugiarsi dalla frenesia dei soliti quartieri c’è anche l’interessante Valle di Todoroki, a 20 minuti a sud di Shibuya. È un parco incontaminato e non molto battuto dai turisti, in cui si nascondono santuari, templi, un giardino segreto e un negozio di dolci in vecchio stile.
Sempre a sud di Shibuya, un altro quartiere degno di una visita è quello di Nakameguro. Specie nella stagione della fioritura dei ciliegi, quando gli alberi sulle sponde del fiume Meguro offrono uno spettacolo impareggiabile.
Chi fosse in compagnia dei più piccoli, potrebbe invece destinare il quinto giorno a Tokyo in uno dei tanti parchi di divertimento della città. Detto del Tokyo Dome City, ecco qualche altro indirizzo: Sanrio Puroland, parco a tema Hello Kitty (Keio Tama Center Station - Keio Sagamihara Line); Tokyo Disneyland e DisneySea, dedicato agli eroi della Disney (Maihama Station - linee Keiyo e Musashino della Japan Rail)
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