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Monte Fuji: Come organizzare un’escursione da Tokyo

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Il Monte Fuji, anche noto con gli appellativi Fujiyama e Fujisan, è la montagna simbolo del Giappone, nonché cima più alta del Paese. Con i suoi 3.776 metri di altezza, si erge tra le prefetture di Shizuoka e Yamanashi, dominando il lussureggiante paesaggio circostante a migliaia di chilometri di distanza.

Difficile programmare un viaggio a Tokyo e in Giappone, senza inserire una “spedizione” tra i pendii di questa iconica montagna. Come fare? In quest’articolo abbiamo raccolto tutte le informazioni necessarie per affrontare il Monte Fuji al meglio, dalle pendici alla vetta. Info fondamentali, specie se abbiamo programmato di raggiungere la nostra meta da Tokyo.

Monte Fuji: Più di una semplice montagna

Rappresentato praticamente in tutti i dipinti giapponesi, il Monte Fuji è un luogo di una indescrivibile bellezza, magico e straordinario. Questo vulcano inattivo, dalla vetta innevata dieci mesi su dodici, non è soltanto un’attrazione naturale e paesaggistica. 

Monte fuji caseIl Fujiyama è anche un’icona culturale e spirituale che ha segnato la storia giapponese sin dall’epoca Edo. Fa parte delle tre montagne sacre del Giappone assieme al monte Tate e Monte Taku ed è patrimonio culturale dell’UNESCO dal 2013. Ogni anno, specie in estate, è meta di centinaia di migliaia di visitatori tra semplici turisti, escursionisti, scalatori, artisti e pellegrini, come testimoniano i tanti santuari presenti alla base del monte.

  • Vedere la vetta anche solo da lontano è un’emozione irripetibile. Figuriamoci cosa può voler dire raggiungerla, circondati dalle nuvole!

Come e quando visitare il Monte Fuji

Se c’è un periodo migliore per visitare il Monte Fuji è sicuramente quello estivo, in particolar modo nei mesi di luglio e agosto, quando la montagna apre i propri sentieri agli amanti del trekking e dell’escursionismo di montagna.

Monte Fuji climber

Scalare il Monte Fuji equivale a un’attività molto impegnativa, non impossibile ma di certo non alla portata di tutti. Sono più di 1.000 i metri di dislivello tra il punto di partenza e la cima, sebbene la fatica sia poi compensata dai paesaggi veramente spettacolari. Circondati dalle nuvole, tra le pareti rocciose, può succedere di tutto. Si può partire con la pioggia e la nebbia, per poi bucare le nubi e ritrovarsi nel più azzurro del cieli. Ma anche il contrario!

Occhio anche ai classici imprevisti dell’altitudine, sempre in agguato: scarso ossigeno, giramenti di testa, stanchezza psicofisica e mal di montagna, comunissimo anche tra i climber più esperti. Prepariamoci perciò ad approcciare il Monte Fuji con la giusta dose di responsabilità: ci aspetta un’esperienza difficile da dimenticare, sotto ogni punto di vista.

Organizzazione del viaggio

Molti escursionisti optano generalmente per un percorso di 2 giorni con sosta intermedia a metà tragitto. Qui sono presenti diversi rifugi, forniti di acqua, snack e proviggioni, ma non dotati di impianto idrico. È caldamente consigliato di riservare in anticipo il proprio rifugio, visto che non è scontato trovare posto letto.

Monte Fuji albaIl secondo giorno si riparte alla buon’ora, prima del levarsi del sole, per godersi l’alba pittoresca dalla vetta. In cima, sorpresa delle sorprese, è presente un ufficio postale, da cui poter inviare le proprie cartoline, timbrate a 3.776 metri sul livello del mare! Se necessario, è possibile completare la scalata anche in una sola giornata: un’escursione tipo impiega tra le 10 e le 11 ore, tra salita, vetta e ritorno a valle.

  • Il rischio di ritrovarsi al buio per buona parte della discesa, tuttavia, è più che concreto.

Clima e temperature

Il fattore climatico è un altro aspetto da tenere fortemente in conto. Il tempo può cambiare drasticamente durante il tragitto e i temporali sono tutt’altro che rari, specie nel primo pomeriggio. Nonostante la stagione estiva, la temperatura dai 3.000 metri in su difficilmente supera i 10 gradi. A quota 3.776, poi si oscilla tra i 5 e gli 8 gradi. Categorico vestirsi a strati!

Equipaggiamento e precauzioni

Per l’escursione si consiglia un abbigliamento piuttosto invernale: oltre a un paio di scarpe adatte per la montagna sono più che utili guanti, cappellino, giacca antipioggia e sottoveste in microfibra.Oltre gli indumenti, è necessario essere provvisti di bastone da passeggio, torcia, cibo, una borsetta per l’immondizia e almeno due litri d’acqua.


Visitare il Monte Fuji da Tokyo

Ti trovi a Tokyo? Il modo migliore per “affrontare” il Monte Fuji dalla capitale giapponese è quello di raggiungere il versante di Yamanashi, per imboccare il celebre sentiero Yoshida.

Piccola precisazione. Sono quattro i percorsi ufficiali utilizzati dagli escursionisti di tutto il mondo per spingersi fino alla cima del Fujisan. Lo Yoshida è di gran lunga quello più popolare, vuoi per la sua affinità con la capitale (diversi gli autobus che, da Tokyo, portano direttamente all’imbocco del sentiero), vuoi perché, tecnicamente, è il più facile da percorrere.

Escursioni da Tokyo: il Percorso Yoshida

Per la gioia degli escursionisti provenienti da Tokyo, il sentiero Yoshida offre un gran numero di servizi, tra i quali pronto soccorso, rifugi per la notte, noleggio elmetti e perfino distributori automatici. La partenza è segnata a quota 2.400 metri sul mare. Siamo alla quinta stazione sulle dieci totali, l’ultima raggiungibile con i mezzi.

La scalata da qui in poi impegna circa sei ore, a cui aggiungere altre tre ore per la discesa. Nove ore in tutto, anche se nel computo andrebbe calcolato il tempo da passare in vetta. L’ideale, come già suggerito, è quello di pernottare a metà tragitto, tra i 2.700 e i 3.100 metri, così da godersi la cima e il passaggio circostante all’alba. Superati i rifugi, inizia anche il tratto più impegnativo.

Da un lato il terreno si fa più scosceso e tortuoso, dall’altro il sentiero si congiunge con un altro dei quattro tracciati percorribili del Monte Fuji, il Subashiri, rendendo gli ultimi metri di ascesa i più lenti e affollati in assoluto.

  • I più insaziabili potrebbero aggiungere l’escursione al cratere del Monte Fuji. Sono circa 90 minuti di cammino in più, per uno spettacolo senza eguali: il cratere è forse il punto panoramico migliore del Monte Fuji, per una vista a 360 gradi sul Giappone.

Escursioni e tour da Tokyo

Monte Fuji climberfoto di Hajime NAKANO via Flickr

Come prenotare il rifugio per la notte? A che ora arrivare all’imbocco del sentiero Yoshida? Quanto cibo portare durante l’escursione? Qual è il livello di preparazione giusto per compiere la scalata?

Se hai ancora tutte queste incertezze riguardo l’esperienza sul Monte Fuji, probabilmente, è meglio affidarsi a qualche tour guidato.

Sono diversi quelli organizzati da Tokyo, comprensivi di viaggio in bus, guida, pasti, equipaggiamento e posto letto ad alta quota. Una manna per gli escursionisti meno esperti o semplicemente poco organizzati.

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Come raggiungere il Monte Fuji da Tokyo

Il modo migliore per raggiungere il Fujiyama dalla capitale è il bus diretto, che parte regolarmente dalla stazione Shinjuku, quartiere della zona ovest di Tokyo. Il servizio navetta è attivo soltanto durante la stagione delle escursioni per un costo di 2.700 yen (21 euro circa) a tratta. Il bus impiega circa due ore e mezza e conduce direttamente alla quinta stazione, dove inizia il nostro sentiero.

Tolta la scalata, una delle componenti più belle del Monte Fuji è il proprio il viaggio di avvicinamento. Il monte è ben visibile già dalle periferie di Tokyo e la sua sagoma perfetta, che va delineandosi chilometro dopo chilometro durante il tragitto, non fa altro che aggiungere pepe e fascino all’avventura.

Cinque Laghi Monte FujiL’esperienza non deve per forza esaurirsi alla sola escursione. Una volta tornato a valle, puoi pensare di fermarti in uno dei tanti hotel situati sulle pendici del monte, oppure fare un salto nella vicina zona dei Cinque Laghi (tra le attrazioni naturali più belle dell’intero Giappone) e lenire la stanchezza con un bel bagno termale.

  • In zona Fuji troviamo anche un parco di divertimenti, un Safari Park e delle bellissime grotte tutte da visitare per riscoprire le origine vulcaniche del sacro monte.

Ammirare il Monte Fuji da Tokyo e non solo

Se la stagione non ci permette un’escursione, possiamo accontentarci di ammirare il Monte Fuji da lontano. La sua cima innevata e la perfezione conica saranno lo sfondo ideale nel nostro viaggio tra le meraviglie del Giappone. Ecco alcune idee.

Tokyo SkytreeÈ possibile osservare i nitidi contorni della montagna dalla SkyTree Tower di Tokyo, la torre più alta del mondo, con osservatorio panoramico posto a 450 metri sul livello del mare. Oppure, più semplicemente, a bordo di un treno diretto verso il Kansai (ricordati di prenotare posto finestrino, lato destro) o in macchina, se hai deciso di noleggiarne una. Dai vicini Cinque Laghi ogni angolazione è buona per godere della vista sul monte, così come dalla prefettura di Shizuoka e le regioni costiere a sud di Tokyo.

  • Il periodo migliore per vederlo? Sicuramente NON durante la stagione delle piogge (giugno-metà luglio) quando il Monte Fuji è coperto da una spessa coltre di nuvole. Meglio a gennaio o a novembre quando il sole si allinea perfettamente alla sommità della montagna. Scorci idilliaci anche a primavera, durante l’hanami, quando la natura circostante si ricopre del rosa delle foglie di ciliegio.

Non sai ancora dove soggiornare a Tokyo? Leggi i nostri suggerimenti sui migliori quartieri in cui alloggiare nella capitale del Sol Levante.

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