Per chi è affascinato dall’aldilà o dalle storie legate al soprannaturale, esistono luoghi che nel tempo nell'immaginario collettivo sono diventati “Porte dell’Inferno” o "Porte verso l'aldilà". Sparsi in tutto il mondo, diversi siti hanno guadagnato questo soprannome a causa di fenomeni geologici o storie che hanno alimentato leggende antiche. Alcuni di essi, sopratutto vulcani e crateri leggendari si possono visitare, anche se spesso suscitano un certo timore nelle persone più superstiziose.
- 1. Porta dell'Inferno Darvaza Gas Crater in Turkmenistan
- 2. Il Vulcano del Monte Aso in Giappone
- 3. Il Lago di Lava di Erta Ale in Etiopia
- 4. Parco Geotermico Hell’s Gate a Rotorua in Nuova Zelanda
- 5. Grotta Actun Tunichil Muknal in Belize
- 6. Porta di Plutone di Hierapolis in Turchia
- 7. Waipio Valley alle Hawaii negli Stati Uniti d'America
- 8. Vulcano Hekla in Islanda meridionale
- 9. Vulcano Masaya in Nicaragua
- 10. Castello di Houska a Blatce in Repubblica Ceca
- 11. Monte Osore, Prefettura di Aomori in Giappone
- 12. Boca do Inferno, Cascais, in Portogallo
- 13. La Solfatara di Pozzuoli, nel Golfo di Napoli
Ecco alcuni dei più noti "Cancelli dell'Inferno" che si possono visitare, dalle valli vulcaniche alle vette montuose remote fino ai castelli più misteriosi. Alcuni di questi siti includono ambienti estremi dove è possibile fare escursioni, nuotare o immergersi in sorgenti termali naturali, che spaziano dall'Islanda fino al Belize.
1. Porta dell'Inferno Darvaza Gas Crater in Turkmenistan
Situato nel deserto del Karakum, in Turkmenistan, il cratere di Darvaza è comunemente conosciuto come la famigerata "Porta dell'Inferno". Questo vasto e impressionante buco nella terra brucia ininterrottamente dagli anni '70, a seguito di un incidente durante un'operazione di perforazione per il gas naturale. Gli scienziati, nel tentativo di contenere la fuoriuscita di gas, diedero fuoco al cratere sperando che si esaurisse in pochi giorni, ma il fuoco arde ancora oggi, rendendo la "Porta dell'Inferno" un luogo unico e misterioso, perfetto per chi ama i paesaggi estremi e inusuali. La scena del fuoco che brucia incessantemente nel cuore del deserto è a dir poco spettacolare, con le fiamme che illuminano le dune circostanti e trasformano l'area in un panorama surreale e inquietante. Se pianificate un viaggio in Turkmenistan, o anche solo una tappa nella capitale Aşgabat, la visita alla "Porta dell'Inferno" è un'esperienza straordinaria che vale la pena includere nel vostro itinerario, per ammirare da vicino uno dei fenomeni geologici più affascinanti del mondo.
2. Il Vulcano del Monte Aso in Giappone
Il Monte Aso, situato sull’isola di Kyushu in Giappone, è uno dei vulcani attivi più spettacolari del Paese e ospita uno dei crateri più grandi del mondo. Il suo cratere principale, chiamato Nakadake, è famoso per il lago di acido solforico che emette vapori e fumi intensi, creando un’atmosfera suggestiva e misteriosa. Visitare il cratere del Monte Aso offre un’esperienza immersiva: è possibile avvicinarsi ai bordi del cratere quando l’attività vulcanica lo consente, e ammirare le vaste pianure vulcaniche che lo circondano. L’area circostante è perfetta per gli amanti della natura, con sentieri escursionistici, sorgenti termali e villaggi pittoreschi. Il paesaggio quasi surreale, unito alla cultura giapponese, rende il Monte Aso una meta imperdibile per chi cerca un viaggio emozionante e unico.
3. Il Lago di Lava di Erta Ale in Etiopia
Erta Ale, nella depressione di Afar in Etiopia, è uno dei vulcani più affascinanti e attivi al mondo, noto per il suo lago di lava permanente, uno spettacolo raro che attira visitatori da tutto il mondo. Con il soprannome di "Montagna che fuma", Erta Ale regala un paesaggio quasi alieno: flussi di lava solidificata, crateri fumanti e bagliori della lava che illuminano il buio. La zona è remota e molto calda, con temperature che superano spesso i 50°C, rendendo l’escursione a Erta Ale una vera avventura. I tour organizzati da Mekele permettono di pernottare nel deserto sotto le stelle, offrendo un'esperienza unica. Osservare il lago di lava all’alba o al tramonto è indimenticabile per gli amanti delle meraviglie naturali e delle esperienze estreme.
4. Parco Geotermico Hell’s Gate a Rotorua in Nuova Zelanda
Il drammaturgo irlandese George Bernard Shaw, osservando il fango ribollente e i vapori densi di questo celebre parco geotermico neozelandese, disse: "Questo potrebbe essere il vero cancello dell’inferno". Da alcune persone del posto è considerato un luogo infestato, ma in realtà queste piscine di fango e zolfo potrebbero avere proprietà curative. Questi bagni di fango ricchi di minerali, erano anticamente utilizzati dai guerrieri Māori per curare le proprie ferite. La leggenda narra che, quando una principessa Māori, afflitta dal dolore, si gettò nelle acque per porre fine alla sua sofferenza, sua madre rinominò il luogo “Porta dell’Inferno.” Se vi trovate nella zona di Rotorua in Nuova Zelanda pensate di inerire anche questa tappa nel vostro itinerario di viaggio.
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5. Grotta Actun Tunichil Muknal in Belize
Gli antichi Maya del Belize credevano che gli spiriti potessero viaggiare tra il cielo, l'oltretomba e la terra presso Actun Tunichil Muknal (Grotta del Sepolcro di Pietra) sul Monte Tapir. Per il popolo Maya, le grotte erano spesso considerate porte d’ingresso verso l’oltretomba, chiamato Xibalba, o “Luogo della Paura”. La grotta Actun Tunichil Muknal, nota anche come "La Grotta del Sepolcro di Cristallo", è uno dei siti archeologici più affascinanti del Belize. La grotta è famosa soprattutto per lo scheletro intatto di una giovane donna, conosciuta come la "Fanciulla di Cristallo", le cui ossa calcificate brillano come cristallo a causa dei minerali presenti nella grotta. Oggi è possibile esplorare le caverne attraverso escursioni, arrampicate e nuotate, ma solo accompagnati da una guida autorizzata.
6. Porta di Plutone di Hierapolis in Turchia
Conosciuta come la "Porta di Plutone", questo antico sito sacro si trova nella città greco-romana di Hierapolis, nell'attuale Turchia. Gli antichi romani credevano che la Porta di Plutone, il dio dell'oltretomba, fosse una vera e propria porta per l'Inferno. Il motivo è questo luogo emetteva misteriose esalazioni di gas tossici, principalmente anidride carbonica, che uccidevano rapidamente animali e piccoli uccelli che vi entravano, alimentando il mito che fosse una porta per l'aldilà. I sacerdoti del tempio, immuni grazie a tecniche di respirazione, entravano brevemente per compiere rituali sacri, impressionando i pellegrini. Oggi il sito è accessibile ai visitatori, che possono vedere i resti del tempio e delle vasche termali, immersi in un’atmosfera che evoca ancora un’aura di mistero e sacralità. Se vi trovate nella zona, una visita a questo luogo affascinante può essere combinata con un soggiorno molto più rilassante nelle famose Piscine Termali di Pamukkale, patrimonio dell'UNESCO, che rappresentano un'attrazione imperdibile.
7. Waipio Valley alle Hawaii negli Stati Uniti d'America
Secondo la leggenda hawaiana, l'ingresso a Lua-o-Milu, la Terra dei Morti, si trova nella fertile Valle di Waipiʻo. Alcuni hawaiani credevano che le anime dei defunti saltassero da una delle ripide scogliere della valle per tuffarsi nell'oltretomba sottostante. Sebbene l'ingresso a Lua-o-Milu sia ora coperto da sabbia nera, si ritiene che gli spiriti di coloro che abitano l'oltretomba possano osservare le azioni dei vivi e, talvolta, ricompensare i buoni e punire i malvagi. La Valle di Waipiʻo, situata alle Hawaii, è un luogo di straordinaria bellezza naturale e ricca storia culturale. Conosciuta come la “Valle dei Re”, è stata un tempo il luogo di residenza di molti dei monarchi hawaiani. Caratterizzata da imponenti pareti di roccia vulcanica, cascate spettacolari e un lussureggiante paesaggio verde, la valle è accessibile attraverso una ripida strada che offre panorami mozzafiato. Oltre alla sua bellezza scenica, la Valle di Waipiʻo ha anche un'importanza spirituale. È considerata un luogo sacro per il popolo hawaiano, ricca di leggende e miti. I visitatori possono esplorare la valle a piedi, in auto o con tour guidati, ma è importante rispettare la cultura locale e l'ambiente naturale. Le sue spiagge di sabbia nera e le sorgenti d'acqua dolce rendono la valle un luogo ideale per coloro che cercano avventura e tranquillità in un contesto incontaminato.
8. Vulcano Hekla in Islanda meridionale
Il vulcano Hekla, situato nella regione meridionale dell'Islanda, è uno dei vulcani più attivi e noti del paese. Con un'altezza di 1.491 metri, Hekla è spesso chiamato il "Cancello dell'Inferno" a causa della sua storia di eruzioni spettacolari e dell'impatto che ha avuto sulla cultura islandese e sulla mitologia. Le eruzioni di Hekla sono documentate fin dal IX secolo, e il vulcano ha eruttato numerose volte nel corso dei secoli, l'ultima delle quali nel 2000. Hekla è circondato da paesaggi straordinari, caratterizzati da campi di lava, crateri e ghiacciai. Chiunque voglia visitare il vulcano Hekla in Islanda, potrà esplorare i sentieri che portano verso la cima del cratere, da cui si possono ammirare panorami mozzafiato della campagna islandese circostante. Tuttavia, è fondamentale prestare attenzione alle condizioni meteorologiche e seguire le indicazioni di sicurezza, poiché il vulcano è ancora attivo e la sua attività sismica può essere imprevedibile. La regione è anche un'ottima destinazione per coloro che desiderano osservare le meraviglie naturali dell'Islanda, come geyser, cascate e sorgenti termali.
9. Vulcano Masaya in Nicaragua
Il vulcano Masaya, situato a pochi chilometri dalla città di Masaya in Nicaragua, è uno dei vulcani più attivi e facilmente accessibili del paese. Con un’altezza di circa 635 metri, è famoso per il suo cratere aperto che emette continuamente fumi e vapori. Il vulcano è conosciuto come “bocca dell'inferno” per le sue eruzioni spettacolari e il suo paesaggio. Il Masaya è anche un importante sito storico e culturale per i nicaraguensi; gli indigeni che vivevano nei pressi del vulcano Masaya (Volcán Masaya) lo consideravano una divinità. Come offerta, sacrificavano bambini e vergini gettandoli nella lava ardente del vulcano. Nel XVI secolo, gli invasori spagnoli soprannominarono il vulcano di Masaya “Bocca dell'Inferno”. Nel tentativo di scacciare il diavolo, eressero una croce vicino al cratere, che è ancora visibile oggi. Oggi, il Masaya è parte del Parco Nazionale del Vulcano Masaya, dove i visitatori possono esplorare sentieri che portano a punti panoramici che offrono viste mozzafiato del cratere e dei suoi dintorni. Le visite al vulcano sono organizzate per garantire la sicurezza dei turisti, e molti scelgono di visitare il cratere al tramonto per ammirare i colori vividi del cielo che si riflettono sulla lava. È un luogo affascinante per gli amanti della natura e della geologia, ma è importante seguire sempre le indicazioni delle autorità locali riguardo alla sicurezza e all'accesso.
10. Castello di Houska a Blatce in Repubblica Ceca
Il Castello di Houska, situato nei pressi di Blatce nella Repubblica Ceca, è una delle fortezze più enigmatiche e affascinanti del paese. Costruito nel XIII secolo, il castello è noto non solo per la sua architettura gotica, ma anche per la sua posizione unica su una scarpata, sopra un'apparente “porta dell'inferno”, un profondo buco nel terreno che si credeva conducesse al regno dei morti. Originariamente costruito come fortezza per proteggere la zona dalle invasioni, il Castello di Houska è diventato famoso nel folklore locale per le leggende che lo circondano, compresi racconti di creature demoniache e anime perdute. Alcuni sostengono che il castello sia stato progettato per sigillare questa apertura infernale piuttosto che per difendere la regione. Il Castello di Houska dista circa 65km da Praga, e può essere visitato con tour che esplorano la sua storia e le sue leggende. Gli amanti del mistero e della storia possono passeggiare attraverso le sue stanze affrescate e scoprire la storia affascinante di questa strana fortezza. Le visite includono spesso racconti sui presunti eventi paranormali e sull'atmosfera inquietante che permea il luogo, rendendo il Castello di Houska una meta intrigante per i turisti.
11. Monte Osore, Prefettura di Aomori in Giappone
Il Monte Osore (Osorezan), tradotto come Monte della Paura, è considerato uno dei tre luoghi più sacri del Giappone. I buddisti credono che questo paesaggio vulcanico, punteggiato da sfiati di vapore e da un odore caratteristico, rappresenti l'ingresso per l'aldilà. Secondo la tradizione, le anime dei defunti viaggiano attraverso il monte verso il regno dei morti. Durante l'anno, molti pellegrini si recano qui per pregare e commemorare i propri cari, specialmente durante il festival di Bodaiji, che celebra gli spiriti degli antenati. Ogni estate, i pellegrini in lutto si recano al Monte Osore per incontrare le itako, donne cieche che fungono da medium tra i vivi e i morti. Il Monte Osore, situato nella prefettura di Aomori, è un luogo noto per la sua bellezza naturale e per la sua atmosfera mistica. La regione è caratterizzata da paesaggi vulcanici, sorgenti termali e un lago che riflette il cielo, creando un ambiente suggestivo e spirituale. Il tempio di Bodai-ji, situato sul monte, è un importante centro di meditazione e preghiera. I visitatori possono esplorare i sentieri che conducono a vedute panoramiche e partecipare a rituali religiosi per onorare le anime. La combinazione di bellezze naturali e significato spirituale rende il Monte Osore una meta affascinante per chi cerca un'esperienza di connessione culturale e spirituale.
12. Boca do Inferno, Cascais, in Portogallo
La Boca do Inferno, situata vicino a Cascais, in Portogallo, è una spettacolare formazione naturale caratterizzata da scogliere a picco sul mare e cavità marine. Il nome, che si traduce in “Bocca dell'Inferno”, deriva dalle impressionanti onde che si infrangono contro le rocce, creando un effetto visivo drammatico e un rumore assordante, simile ad un gemito umano, che evoca l'idea di un abisso infernale. Questa formazione è il risultato dell'erosione della roccia calcarea, che ha creato tunnel e grotte nel corso dei secoli. Questa "Porta dell'Inferno" è un popolare punto panoramico per turisti e visitatori, che possono ammirare il paesaggio marino e le spettacolari esplosioni d'acqua. È anche un luogo molto visitato da appassionati di fotografia, grazie ai suoi panorami mozzafiato. Oltre alla bellezza naturale, la Boca do Inferno è avvolta da leggende locali che raccontano di spiriti e misteri legati alla zona. I visitatori possono passeggiare lungo i sentieri circostanti, esplorare le grotte e godere della vista sull'Oceano Atlantico. La Boca do Inferno rappresenta una combinazione affascinante di bellezza naturale e folklore, rendendola una meta imperdibile per chi visita la costa portoghese.
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13. La Solfatara di Pozzuoli, nel Golfo di Napoli
Nella mitologia romana, la zona intorno alla Solfatara era considerata la porta dell'oltretomba, associata a Plutone, il dio degli inferi. I Romani credevano che le fumarole e i vapori provenissero dal regno dei morti, e la zona era vista come una sorta di collegamento tra il mondo dei vivi e quello dei morti.
La Solfatara di Pozzuoli, situata nel Golfo di Napoli, è un'area vulcanica nota per le sue fumarole, sorgenti termali e attività geotermica. Questa zona è parte del Campi Flegrei, una vasta caldera vulcanica. La correlazione tra la Solfatara e l'idea dell'inferno deriva principalmente dalla sua attività vulcanica e dai fenomeni naturali che la caratterizzano, che evocano immagini e suggestioni legate al mondo sotterraneo e al mito dell'oltretomba.
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