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Il percorso ufficiale della Napoli sotterranea e le catacombe di Napoli

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Foto via napolisotterranea.org

Sotto la città di Napoli dai mille colori si cela un’altra città, al buio del suo sottosuolo, altrettanto vasta, misteriosa e affascinante. Napoli sotterranea, infatti, è un labirinto di grotte, cunicoli, tunnel e acquedotti a 40 metri di profondità. Un capolavoro di ingegneria dal passato millenario da non perdere nel vostro viaggio a Napoli.

Cave di tufo greche, tunnel borbonici, catacombe romane e rifugi antiaerei della seconda guerra mondiale si celano nella Napoli sotterranea, proprio sotto il centro storico. Visitare l’altra faccia della città partenopea vuol dire fare un viaggio nella storia lungo ben 2400 anni. Quindi seguite i nostri consigli per un’esperienza emozionante nel ventre di Napoli. E non perdete gli orti ipogei, la pizzeria geotermica e la galleria d’arte. Sì, la Napoli sotterranea è una città viva.

Napoli Sotterranea - Percorso ufficiale

Il percorso ufficiale di Napoli Sotterranea parte da piazza San Gaetano -  68, nel cuore del centro storico di Napoli. Il percorso dura circa due ore ed è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18.

Il tour con guida italiana parte ogni ora, quello in inglese invece ha frequenza bi-oraria. Il giovedì alle 21 parte un tour in entrambe le lingue solo su prenotazione e con un minimo di 10 persone. Nei giorni festivi e nei ponti, Napoli Sotterranea accetta prenotazioni per gruppi solo in orari diversi da quelli di apertura.

Tour ufficiale Napoli Sotterranea - Biglietti con visita guidata

Il Biglietto per adulti per visitare Napoli Sotterranea costa13 euro.

Potete acquistare il biglietto direttamente in biglietteria oppure online se volete un biglietto d’ingresso prioritario o qualche tour particolare.

La prenotazione è obbligatoria se si desidera fare l’escursione in lingue diverse dall’italiano e dall’inglese, per i gruppi di persone superiori a 15 o se si desidera una guida dedicata al proprio gruppo.

La prenotazione è sempre obbligatoria per l’escursione del giovedì sera alle 21.00.

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Napoli Sotterranea -  informazioni pratiche

La temperatura nella Napoli Sotterranea varia tra i 15 e i 22 gradi, quindi pensate a portarvi un maglioncino o una giacca a vento anche nei periodi più caldi. Indossate scarpe comode per godervi al meglio la visita.

Se soffrite di claustrofobia non preoccupatevi poiché gli spazi sono ampi. L’unico cunicolo stretto è un percorso facoltativo. Chi soffre di claustrofobia o è in sovrappeso e non vuole percorrere il cunicolo può attendere il gruppo all’esterno. Dovrà aspettare solo 10 minuti.

Il percorso è agibile anche per gli anziani, poiché i gradini sono molto bassi e lungo le scale ci sono i corrimano. Ad ogni modo, se desiderate interrompere la visita, rivolgetevi a un membro dello staff.

Potete inoltre visitare Napoli Sotterranea con i bambini, ma non potrete scendere con il passeggino che deve essere lasciato all’ingresso principale e ripreso all’uscita.

Se arrivate in auto, potete parcheggiare in via Duomo, Corso Umberto, Piazza Cavour e Via Costantinopoli nei parcheggi a pagamento. Se preferite i mezzi pubblici, metro linea 1, fermata Dante.

Cosa vedere nel tour della Napoli Sotterranea

Lo storico percorso ufficiale della Napoli Sotterranea vi porterà alla scoperta di questa antichissima città. Inizierete il percorso visitando i resti dell’acquedotto greco-romano che vi stupirà per l’intuito e l’ingegno degli architetti dell’epoca.

Camminando nel sottosuolo vedrete graffiti, oggetti e arredi dei napoletani degli anni ’40, che si rifugiarono in queste cavità sotterranee utilizzate come rifugi antiaerei.

Alla fine del tour della Napoli Sotterranea, visitate i resti dell’antico Teatro greco-romano, conosciuto come Teatro Nerone, incluso nel vostro biglietto.

Pare infatti che Nerone stesso si esibì in questo teatro presentando opere da lui composte nonostante i terremoti minacciassero di interrompere le sue declamazioni.

Dunque, andate in via Anticaglia ed entrate in una tipica abitazione napoletana, chiamata basso, perché si trova sullo stesso livello della strada. Basta spostare un letto e aprire una botola che vi porterà direttamente al Teatro Nerone. La visita dura 20 minuti.

Pare che anche il poeta romano Stazio avesse raccontato in una lettera alla moglie di questo teatro che spunta quasi all’improvviso da un basso napoletano.

Continuate il percorso alla scoperta di un recente ritrovamento del teatro greco-romano. Nel centro storico di Napoli, precisamente in un’antica falegnameria di vico Cinquesanti nei pressi del foro, oggi piazza San Gaetano, è stato trovato un frammento del teatro che corrispondeva alla summa cavea, cioè l’anello superiore della gradinata che accoglieva il pubblico.

Altra tappa del tour è il cimitero delle Fontanelle, un antico cimitero sotterraneo dove vedrete centinaia di teschi, per la maggior parte di vittime di epidemie di peste o colera, ma tutte di “anime pezzentelle”, persone talmente povere da non poter essere seppellite in cimiteri regolari.

Alla fine della visita di Napoli sotterranea sarete condotti al Museo della Guerra che raccoglie documenti che risalgono alla seconda guerra mondiale. Un’esperienza coinvolgente per capire coma la popolazione vivesse nel sottosuolo in attesa della fine della guerra.

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Napoli Sotterranea non è solo un luogo della memoria ma uno spazio del presente. Nel buio del sottosuolo c’è vita.

Tra le installazioni didattico-scientifiche da visitare c’è la Stazione Sismica “Arianna”, dove si registrano aggiornamenti sui movimenti tellurici.

La sperimentazione botanica, invece, ha portato ad aprire nel sottosuolo gli Orti Ipogei, gli orti nelle viscere della terra.

L’iniziativa, nata alla vigilia dell’Expo 2015 di Milano dedicato all’alimentazione del Pianeta Terra, ha lo scopo di sperimentare piccole coltivazioni a 35 metri di profondità, in assenza di luce naturale e di manipolazioni antropiche.

Il progetto ha suscitato l’interesse di molti, tra cui la Nasa alla ricerca di forme di vita extraplanetarie. Visitate, dunque, gli orti ipogei aperti al pubblico e ai ricercatori universitari e botanici.

Nella città sotterranea poi non può mancare una “tazzulella ‘e cafè”. Negli Orti Ipogei, infatti, viene coltivata la bevanda più amata dai napoletani. Si chiama Malocchio Caffè, dal nome che richiama il rito del caffè e la superstizione tipica dei partenopei. Dunque, visitate la coltivazione biologica del Malocchio Caffè che avviene in serre con clima controllato a 40 metri di profondità. Qui il caffè viene tostato lentamente e conservato nelle cavità in tufo.

Avete mai assaggiato una pizza lievitata naturalmente nelle grotte di tufo? Se non l’avete mai fatto, sappiate che esiste una pizzeria sotterranea dove una volta c’era un antico forno romano, sotto le volte del convento teatino di San Paolo Maggiore, a due passi dall’antica agorà, oggi piazza San Gaetano. È la pizzeria delle sorelle Bandiera, i cui forni, realizzati interamente in tufo giallo napoletano, creano condizioni micro-climatiche che conferiscono alla pasta lievitata proprietà organolettiche molto particolari. Non perdete quindi la pizza geotermica.

Lo sapevate che in epoca romana a Napoli già si mangiava la schiacciata, simile alla nostra pizza? I romani utilizzavano il farro per le focacce salate, ma i greci fecero scoprire loro il pane di frumento lievitato. Si diffusero così i primi forni pubblici. E nel centro di Napoli le focacce che uscivano dai forni in tufo erano incredibilmente molto più leggere delle altre.

Nei sotterranei non può mancare il vino, il prodotto più antico del mondo occidentale. Perciò Napoli Sotterranea propone un percorso enologico alla riscoperta dei vitigni più antichi della Magna Grecia. Tra questi si distingue il Tufello di Napoli Sotterranea, un vino la cui conservazione avviene proprio nelle cavità tufacee del sottosuolo che mantengono inalterati sia il prodotto sia la sua gradazione alcolica.

Gli amanti dell’arte invece non dovrebbero perdere la C.o.R.E. Gallery, uno spazio della Napoli sotterranea dedicato a mostre di arte moderna e contemporanea, ma anche a laboratori, conferenze, concerti e letture. L’ingresso è gratuito.

Altri percorsi della Napoli sotterranea

Sono tanti i percorsi per scoprire la Napoli sotterranea. Oltre al tour ufficiale che parte da Piazza San Gaetano 68, un altro percorso parte da Piazza del Plebiscito, proprio accanto al caffè Gambrinus.

Tra i tanti percorsi ecco i principali:

Galleria borbonica

Un lungo tunnel che nel 1853 Ferdinando II di Borbone fece costruire come percorso militare rapido, nonché strategica via di fuga per gli stessi monarchi. La Galleria Borbonica, considerata il vanto dell’ingegneria civile borbonica, passando sotto Monte Echia, collega Palazzo Reale e Piazza del Plebiscito a Piazza Vittoria, vicina al mare e alle caserme. Visitate, dunque, il Tunnel borbonico, accessibile da Vico del Grottone, 4, dal parcheggio Morelli in via D. Morelli, 61 o ancora dal palazzo Serra di Cassano in via Monte di Dio, 14.

Quattro percorsi sono disponibili: Standard, Via della Memoria, Percorso Avventura, Speleo Light.

Alcuni percorsi vi daranno la possibilità di viaggiare in zattera tra antiche cisterne e cavità in tufo utilizzate come rifugi antiaerei. Ma attenzione, alcuni percorsi non sono consigliati alle persone che soffrono di claustrofobia.

La prenotazione è obbligatoria.

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Catacombe di San Gaudioso

La valle che oggi ospita il rione Sanità è stata un tempo necropoli e area cimiteriale, dove sorsero ipogei ellenistici e, successivamente, catacombe paleocristiane come quelle di San Gennaro e San Gaudioso.

Dal XVII secolo la zona fu chiamata "Sanità" perché ritenuta incontaminata e salubre, anche grazie, secondo le leggende popolari, a miracoli dovuti alla presenza delle tombe dei santi.

Oggi sotto la Basilica di Santa Maria della Sanità sorge, dunque, quello che era il secondo cimitero paleocristiano più importante di Napoli che prende il nome da Settimio Celio Gaudioso, detto Gaudioso di Napoli o Gaudioso l’Africano, vescovo di Abitine, in Tunisia.

Oltre alle spoglie del santo, le catacombe di San Gaudioso accolgono anche testimonianze paleocristiane, affreschi e mosaici del V-VI secolo e alcune sepolture riservate a nobili del Seicento.

Acquistate online il biglietto per avere l’ingresso prioritario oppure scegliete uno dei tanti tour guidati.

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Catacombe di San Gennaro

Se nel sottosuolo volete andare alla scoperta del legame tra Napoli e il suo patrono, visitate le catacombe di San Gennaro, un’area cimiteriale estesa su 5600 metri quadrati scavati nel tufo della collina di Capodimonte, in corrispondenza del quartiere Sanità, che accoglie circa 3000 sepolture. Si tratta, probabilmente, del sepolcro del II secolo d.C. di una famiglia gentilizia che poi donò gli spazi alla comunità cristiana. Nella catacomba inferiore vedrete la basilica ipogea di Sant’Agrippino, dove ancora viene celebrata la messa. La catacomba superiore, invece, era il luogo di sepoltura dei vescovi.

Nel V secolo qui vennero trasferite le spoglie di San Gennaro, da allora la catacomba è meta di pellegrinaggio per i fedeli e non. 

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Napoli sotterranea -  Storia e leggende

Napoli sotterranea ha una storia antichissima. I primi scavi iniziarono circa 5.000 anni fa, ma fu nel III secolo a.C. che i Greci aprirono le prime cave sotterranee per ricavare i blocchi di tufo necessari per costruire le mura e i templi della loro Neapolis. Risale a quel periodo per esempio la cava greca, ritrovata a circa 40 metri di profondità sotto il cimitero di Santa Maria del Pianto.

Gli scavi poi continuarono con i romani, che in epoca augustea costruirono un grandioso acquedotto e alcune gallerie viarie come la grotta di Cocceio e la grotta di Seiano.

Agli inizi del 1600, però, la città era così estesa che il vecchio acquedotto romano e le cisterne pluviali non riuscivano più a soddisfare il bisogno d’acqua. Così nel 1629 un facoltoso nobile napoletano, Cesare Carmignano, costruì un nuovo acquedotto.

Nell’Ottocento sotto il suolo di Napoli si estendeva un’altra città di cui pochi conoscevano le esatte dimensioni.

Agli inizi del 1900 si smise di scavare nel sottosuolo per l’approvvigionamento idrico, abbandonando così una rete di cunicoli e cisterne di oltre 2 milioni di mq che attraversavano sotterraneamente la città. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale poi, i sotterranei tornarono utili come rifugi antiaerei.

Le cavità allora furono illuminate e organizzate per accogliere decine di persone che scendevano in profondità per proteggersi dai bombardamenti. Arredi, graffiti e vari oggetti ritrovati in ottimo stato di conversazione testimoniano della vita vissuta nei rifugi, offrendo uno spaccato di una storia tragica.

Oggi non tutte le cavità sono raggiungibili poiché alcune di queste sono ostruite da detriti scaricati abusivamente da pozzi che collegavano strade e palazzi al sottosuolo. La Napoli sotterranea, però, ha conservato nel tempo il fascino di una città segreta dall’enorme valore storico-culturale.

Lo sapete che la Napoli sotterranea è abitata dal Monaciello? Secondo le credenze popolari il Monaciello è uno spirito benigno o maligno, a seconda di come lo si tratta, che si aggira per le case della città.

La leggenda del Monaciello nasce con l’attività dei pozzari, gli uomini che si occupavano dell’approvvigionamento dei pozzi sotterranei. Coperti da un grande mantello per proteggersi dall’umidità, i pozzari ricordavano i monaci francescani, da qui il soprannome Monaciello.

Da veri padroni della città sotterranea, i pozzari potevano entrare nelle case delle persone direttamente dai pozzi, soprattutto quando le donne erano sole. Così nacque la leggenda del "temuto" Monaciello.

Napoli Sotterranea - Galleria Immagini


Buon viaggio nella Napoli sotterranea!

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